
Di solito in due, talvolta anche con ragazzi, vestiti a modo,
con una borsa di libri e riviste, vi fermano per la strada, suonano alla
vostra porta, garbati e insinuanti come commessi viaggiatori.Il
discorso, più o meno, è questo: "Volete conoscere meglio la Bibbia?
Volete scoprire il vero nome di Dio? Cosa dite di questo mondo pieno di
violenze e di immoralità? Non avete paura per voi e per i vostri figli?
Per fortuna questo malvagio sistema di cose sta per finire: la fine del
mondo è imminente. Lo assicura la Bibbia, che è parola di Dio. Dio
(Geova) indica la strada della salvezza: lasciate la Chiesa cattolica,
perché quello che i preti vi insegnano è falso, e fatevi TdG; soltanto
così potrete conoscere la verità e salvarvi...".Se continuate ad
ascoltarli, se continuate a riceverli in casa, con una tecnica
raffinatissima di persuasione distruggeranno poco per volta le vostre
difese contro l'errore e vi conquisteranno alla loro setta, o per lo
meno vi lasceranno disorientati e diffidenti verso ogni fede, e in
particolare verso la religione cattolica. Perciò la difesa prima e più
sicura è quella di rifiutare, cortesemente ma con fermezza, ogni
discussione, ogni offerta di libri o riviste, ogni invito a partecipare
alle loro riunioni. Del resto, anche chi fosse preparato a dimostrare
che la loro dottrina è piena di errori, come spiegheremo in queste
pagine, non li smuoverebbe di un dito dalla loro convinzione di essere
gli unici a possedere la verità.
Perché "Testimoni di Geova"
Questa denominazione l'hanno presa solo nel 1931, e vorrebbe dire
"testimoni di Dio". Perché secondo loro Dio si chiama Geova, per
distinguersi dai falsi dèi. Essi danno a tale nome un'importanza
straordinaria, e ne fanno un punto essenziale della loro propaganda.
Dicono che soltanto chi conosce e invoca tale nome può essere gradito a
Dio e salvarsi! Ma - rispondiamo - se Dio è uno solo, come può aver
bisogno di un nome proprio per distinguersi da altre divinità? Inoltre
"Geova" è una lettura sbagliata delle quattro lettere con cui
l'originale ebraico della Bibbia scrive l'impronunciabile nome di Dio:
YHWH. Gli studiosi da tempo hanno dimostrato che la lettura giusta di
tali consonanti è YaHWeH (Iahvè); solo i TdG si ostinano a leggere
YeHoWaH (Geova), perfino quando la Bibbia usa un altro termine (Signore,
Altissimo. Onnipotente, ecc.). A Mosè che sul monte Sinai chiese il suo
nome, Dio rispose di chiamarsi "Io sono" (Esodo 3,14): una risposta
misteriosa per significare che non importa tanto il nome quanto il
rispetto per l'infinita maestà di Dio. Nel Nuovo Testamento, poi, il
termine Iahvè non si trova mai (e quindi neanche Geova), ma i TdG hanno
abusivamente introdotto il nome "Geova" 237 volte! Geova è definito
"fonte centrale di energia dinamica", avrebbe un corpo "spirituale" e
non sarebbe presente ovunque, ma solo in cielo. Una concezione primitiva
e molto lontana dal vero Dio rivelato da Gesù Cristo.
Storia dei TdG
L'origine di questa setta risale a poco più di un secolo fa.È stata
fondata da un ricco commerciante americano, Charles Taze RusseIl, nato a
Pittsburgh (Pennsylvania) nel 1852. Costui nel 1870 ebbe una forte
crisi religiosa. Allora si diede allo studio della Bibbia con un gruppo
di amici. Non aveva alcuna preparazione scientifica, non conosceva né il
greco ne l'ebraico in cui sono scritti i testi originali della Bibbia e
neanche il latino; in compenso era dotato di molta fantasia. Dapprima
aderì alle idee degli Avventisti, i quali affermavano imminente la
seconda venuta di Gesù Cristo sulla terra; e soprattutto assorbì la loro
avversione contro la Chiesa cattolica e il Papa. Poi sviluppò tali idee
per conto suo, interpretando la Bibbia in modo del tutto personale e
arbitrario, e ritenendosi un "profeta". I suoi amici affermarono che
Geova aveva suscitato Russell per rivelare al mondo il vero significato
della Sacra Scrittura, che fino allora nessuno, proprio nessuno, era
riuscito a penetrare. Essi costituirono il primo nucleo della setta con
il nome di "Studenti biblici" o "Russelliti" ( 1878). Russell scrisse
sei volumi di Studi sulle Scritture, ed ebbe il coraggio di affermare
che chi li avesse studiati, anche "senza leggere una pagina della
Bibbia", in due anni sarebbe arrivato alla verità... Eppure oggi gli
stessi TdG non permettono più di consultare tali studi, evidentemente
per non esporre al ridicolo il loro fondatore! Russell volle anche fare
il profeta. Affermò che Gesù Cristo era già tornato sulla terra "in
incognito" nell'ottobre del 1874; che nella primavera del 1878 erano
risorti gli Apostoli; che nel 1914 Gesù Cristo sarebbe di nuovo venuto
in terra per giudicare tutti gli uomini, sterminare i reprobi (in
particolare la Chiesa cattolica), e iniziare un regno millenario di pace
e di felicità per i fedeli seguaci di Geova. Ma, come sappiamo, il 1914
segnò invece l'inizio della prima guerra mondiale. Russell allora
affermò che Geova aveva spostato il grande evento al 1918. Ma egli morì
nel 1916, prima di poter constatare il nuovo fallimento della sua
profezia. Divorziato, coinvolto in truffe di natura finanziaria e in
processi poco onorevoli, fu un individuo di nessuna credibilità morale e
religiosa, oggi ignorato dagli stessi TdG. Alla sua morte i suoi
seguaci si divisero in vari gruppi.A capo di quelli rimasti fedeli si
pose un avvocato del Missouri, Joseph Franklin Rutherford (1869-1942),
che trasformò profondamente la setta, e le diede un'organizzazione
fortemente autoritaria. Inizia l'abolizione di tutto ciò che Rutherford
considera come retaggio del vecchio culto pagano babilonese: in
quest'anno la proibizione di mangiare sangue (solo come cibo, la
trasfusione è permessa), dal 1928 di celebrare Natale e compleanni e
feste varie, nel 1936 la croce viene pure rigettata quale simbolo pagano
e si afferma che Gesù sia morto su un palo. Stabilì la sede centrale a
Brooklyn (New York), e nel 1931 indisse un congresso internazionale nel
quale impose ai suoi seguaci di chiamarsi TdG. Rutherford sfruttò a
fondo la potenza della stampa, diffondendo in tutto il mondo libri,
opuscoli e riviste in centinaia di milioni di copie. Fondò moltissimi
"centri missionari" (anche in Italia, con sede centrale a Roma), e
impegnò i suoi seguaci a dedicare tutto il tempo disponibile per
conquistare altri aderenti. Affermò che il primo TdG era stato Abele, e
non mancò di fare profezie, regolarmente smentite dai fatti. Disse che
nel 1925 sarebbero tornati in terra Abramo, Isacco, Giacobbe, e alcuni
profeti; per accoglierli fece costruire una splendida villa, che poi
tenne per se. Aggiunse che milioni di persone viventi in quell'anno non
sarebbero più morte, e avrebbero visto l'inizio del regno di Geova. Ma
anch'egli morì, nel 1942, e gli successe Nathan Homer Knorr (1905-1977).
Nel 1968 “La Torre di Guardia” del 15 Marzo dichiara l'illiceità dei
trapianti di organi. Il Testimone che si sottoponesse ad un trapianto
incorrerebbe in una forma di cannibalismo e nella diretta violazione
della legge di Dio. Knorr che annunciò come sicura la fine del mondo nel
1975 e all'incremento numerico dei Testimoni, incentivato dalla
febbrile attesa, segue un conseguente calo, frutto dell'inevitabile
delusione (molti di essi avevano fatto sacrifici e rinunce importanti,
compromettendo il proprio lavoro e la propria salute). I Suoi
successori, pur continuando ad affermare che la fine del mondo è vicina,
non arrischiano più date precise. La maggior parte dei TdG ignora
l'origine e le vicende storiche della setta, in verità tutt'altro che
gloriose. L'8 giugno del 1977 Knorr muore e Frederick Franz viene eletto
Presidente. Viene istituita la Scuola del Servizio di Pioniere, che
provvede addestramento specializzato a decine di migliaia di
evangelizzatori impegnati a tempo pieno in tale opera. Nel 1980 La Torre
di Guardia del 1 Settembre afferma che il sottoporsi ad un trapianto di
organi è una questione di coscienza e che il Testimone che vi si
sottoponesse non incorrerebbe in misure disciplinari (purché eviti le
trasfusioni di sangue). La mattina del 22 dicembre 1992 F. Franz muore e
il 30 dicembre 1992 il fratello Milton G. Henschel è stato eletto
quinto presidente della Società. La Torre di Guardia del 15 Febbraio
1994 spiega che i fenomeni cosmici descritti nel capitolo 24 di Matteo,
non corrispondono più ad eventi già accaduti dal 1914 in poi (come
creduto finora), ma ad eventi futuri che seguiranno la "grande
tribolazione" mondiale che i Testimoni ancora attendono. Quindi, mentre
in precedenza la Società Torre di Guardia indicava tali eventi (che per
essa coincidevano con cataclismi vari e con la conquista umana dello
spazio) come segni sicuri dell'imminente "fine", adesso tali eventi
vengono improvvisamente svuotati del loro significato profetico. La
Torre di Guardia del 15 Ottobre 1995 spiega che la predicazione compiuta
finora dai Testimoni in tutto il mondo dal 1914 in poi, non coincide
più (come creduto fino ad allora) con la separazione delle pecore dai
capri descritta in Matteo Capitolo 25. Tale separazione è ancora futura e
la compirà Cristo stesso. Solo 15 giorni dopo, La Torre di Guardia
informa i Testimoni che la "generazione" che vedrà la "fine", non va più
calcolata dal 1914 come se si trattasse di un limite massimo di anni su
cui la Scrittura ci vuole informare, ma è solo un termine generico che
indica coloro che vivono durante un periodo di tempo la cui durata non è
più possibile determinare. Chi conosce la storia e le pubblicazioni dei
Testimoni di Geova sa quanto rivoluzionarie siano queste nuove vedute,
d'altronde il 1914 si allontana sempre più senza che la "fine" si sia
verificata ed una reinterpretazione di precedenti convinzioni diventa
necessaria.
Organizzazione e propaganda
L'organizzazione mondiale dei TdG è molto solida. La dirige da un
grattacielo di Brooklyn, New York, un presidente a vita con un certo
numero di membri che costituiscono il Corpo Direttivo ( = CD). Essi sono
la massima e assoluta autorità dottrinale e organizzativa, unica
responsabile dell'insegnamento, che viene trasmesso soprattutto con la
stampa. La "Congregazione cristiana" dei TdG è suddivisa in tante
congregazioni territoriali, che dispongono di una "Sala del Regno", ove
tengono cicli settimanali di studio e di formazione dei seguaci. Ogni
anno organizzano congressi in qualche grande città, in un clima di
esaltazione e di grande risonanza. Dispongono di ingenti mezzi
finanziari per stipendiare i "pionieri-missionari" e diffondere le loro
pubblicazioni in tutto il mondo, soprattutto la loro traduzione della
Bibbia e i periodici "La Torre di Guardia" e "Svegliatevi!". Dispongono
inoltre di una fitta rete radio e televisiva. Ogni pubblicazione è sotto
strettissima sorveglianza: viene preparata in inglese e tradotta in
altre lingue soltanto nella sede di Brooklyn. Nessun'altra persona,
nessun gruppo locale può preparare libri o commenti, ne fare correzioni o
aggiunte, e tanto meno discutere quanto viene da Brooklyn. Il CD ne
esige l'accettazione assoluta, e proibisce ogni forma di critica.
Svolgono un proselitismo capillare, organizzato nei minimi particolari.
Ogni quartiere di città, ogni via di paese vengono affidati ai
"proclamatori", che si impegnano a passare ripetutamente presso tutte le
famiglie, tenendo nota precisa del risultato di ogni visita. I
dirigenti centrali stabiliscono la percentuale di cui deve crescere il
gruppo. L'ispettore del distretto, in visita ogni sei mesi, può
destituire i responsabili che non fanno proseliti. Ogni TdG è obbligato a
dedicare tutto il tempo disponibile allo smercio delle pubblicazioni e
alla propaganda della dottrina geovista, pena la sua distruzione alla
prossima fine del mondo. Questo spiega il loro incredibile fanatismo,
per cui trascurano perfino i più elementari doveri di famiglia, creando
spesso situazioni insostenibili.
La dottrina dei TdG
Non è certo facile presentarla, perché è dispersa in molte
pubblicazioni ed è tutt'altro che organica e definita; è in continua
evoluzione. Alcune affermazioni, dimostratesi insostenibili, sono state
radicalmente cambiate, ma giustificate citando la Bibbia... Nel suo
insieme il geovismo risulta un miscuglio di affermazioni strane,
contraddittorie, in aperto contrasto con la Sacra Scrittura. In
particolare, i TdG sono ossessionati da Satana, che secondo loro domina
il mondo mediante l'empia trinità costituita dalla politica, dal
commercio e dalle religioni, specialmente quella cattolica: ma presto
Geova distruggerà questo malvagio sistema di cose", cioè gli Stati, i
governi, le religioni e tutti gli uomini che non siano stati
fedeli TdG.
La Bibbia
I TdG affermano che la loro dottrina è fondata esclusivamente sulla
Bibbia. Quindi rifiutano per principio tutta la Tradizione vivente della
Chiesa: l'insegnamento dei Padri, i grandi Concili che hanno precisato
il contenuto della fede contro errori ed eresie, la liturgia, gli studi
fatti dai teologi lungo i secoli. E giustificano tale rifiuto inventando
che nell'anno 100 i cristiani sarebbero caduti in una grande apostasia,
consolidata poi dall'imperatore Costantino, che avrebbe fondato la
Chiesa cattolica! Ma poi, qual è la loro Bibbia? Quella originale,
scritta in ebraico e in greco? O una sua traduzione fatta da studiosi
specializzati? No, la Bibbia che vi offrono in italiano è una traduzione
dall'inglese! È intitolata Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre
Scritture. Dalla versione inglese del 1961 e con fedele consultazione
degli antichi testi ebraico e greco (Brooklyn 1967). Dunque, sotto un
titolo inspiegabile, la traduzione di una traduzione.. Dal 1986
dispongono di una nuova traduzione, fatta da TdGi cui nomi non sono resi
noti, per cui resta impossibile verificarne la competenza. Differisce
dalla precedente per un numero ancora maggiore di passi manipolati, il
che dimostra che i TdG, ubbidendo ciecamente al loro CD, non cercano la
verità rivelata da Dio, ma unicamente la conferma delle loro dottrine.
Di fatto, essi rifiutano qualunque confronto con gli studi di biblisti
veramente preparati, sia cattolici che protestanti; li definiscono
"falsa letteratura religiosa, scritta per ingannare", che "sarebbe
temerario" esaminare ("Torre di Guardia", 15.8.1984). Sostengono ancora
il principio, ormai rifiutato da tutti gli studiosi, che essa vada
interpretata integralmente alla lettera, senza tener conto che spesso la
Bibbia usa un linguaggio simbolico, ed è un grosso sbaglio voler
attingere da essa informazioni storiche o scientifiche precise. E poi,
contraddicendosi, ricorrono all'interpretazione simbolica quando quella
letterale non quadra con le loro teorie. Ancora. Tutte le scoperte
scientifiche in contrasto con la loro interpretazione letterale (per
esempio sull'età della terra, sull'origine della vita e dell'uomo) sono
respinte come sataniche e blasfeme! In realtà, i TdG sono indottrinati
soprattutto dal periodico "La Torre di Guardia", fonte di verità che è
assolutamente proibito mettere in dubbio. Una verità ben mutevole, se
già Rutherford contraddiceva le interpretazioni di Russel, e Knorr
quelle di Rutherford. Un fatto è certo: i TdG conoscono la Bibbia assai
poco e assai male. Possono impressionare per la prontezza e la sicurezza
con cui ne citano molti passi, ma sono passi staccati dal contesto, ai
quali danno il senso imposto dal CD di Brooklyn. Riflettiamo: chi ha
dato a Russell e ai suoi successori l'autorità di interpretare
autenticamente la Bibbia? Dove sta scritto che Gesù Cristo ha dato a
Russell e al CD (Corpo Direttivo) le chiavi del Regno del Cielo? Con
quale autorità, con quale garanzia di verità possono pretendere di
insegnare la fede cristiana a tutto il mondo?
Le eresie del TdG
Gli errori più gravi contro la fede cristiana sostenuti dai TdG sono i
seguenti: 1. Negano la divinità di Gesù Cristo. Lo definiscono un uomo
perfetto, creato da Geova prima di tutte le cose, poi trasferito nel
grembo di Maria... Un angelo, anzi l'arcangelo Michele... ma di sicuro
non la seconda persona della Trinità. Russell ha scritto: "Gesù è un
dio, ma non Geova Iddio". E Rutherford: "Alcuni affermano che Gesù
Cristo sulla terra era vero Dio e vero uomo. Questa teoria è errata". 2.
Nega, la divinità dello Spirito Santo, che sarebbe tanto "la forza
attiva di Dio". 3. Per logica conseguenza, negano la Trinità di Dio.
Secondo loro, sarebbe un residuo di paganesimo.
Negano la sopravvivenza dell'anima dopo la morte
Negare la divinità di Gesù Cristo significa distruggere radicalmente
il cristianesimo, significa cancellare il vero senso della incarnazione
di Cristo, della sua passione e morte, e della sua risurrezione. Se Gesù
Cristo non è Dio, la nostra fede in lui non ha senso. I suoi
insegnamenti non sono "Parola di Dio", ma semplice parola di uomo, per
quanto ammirevole. E l'umanità non è affatto redenta. In conclusione,
come dice San Paolo, noi cristiani saremmo "i più infelici di tutti gli
Uomini" (1 Corinzi 15.19). Ma come fanno i TdG a negare la divinità di
Cristo, così chiaramente documentata dalla Sacra Scrittura? Con il
solito sistema: alterano i testi, cambiano la punteggiatura,
sostituiscono certe parole, i tempi dei verbi, ecc. Per es., mentre il
Vangelo di Giovanni dice: Il Verbo era Dio" (1,1), essi traducono: "La
Parola era un dio". Inoltre rifiutano di distinguere ciò che nei Vangeli
si riferisce a Gesù in quanto uomo da ciò che si riferisce a lui in
quanto Dio. Così sostengono che Gesù non è Dio perché disse che alcune
cose non erano conosciute né da lui, né dagli angeli, ma solo da Dio
(Marco 13,32); perché nel Getsemani invocò il Padre che lo aiutasse
(Luca 22,41); perché disse che il Padre era maggiore di lui (Giovanni
14,28); e morendo in croce si sentì abbandonato da Dio (Matteo 27,46).
Poi morì, e Dio non può morire... Ma è chiaro che tutte queste
espressioni (e altre) si riferiscono a Gesù in quanto uomo. È la natura
umana di Gesù che è soggetta al dolore, all'incertezza, alla morte. È
Gesù uomo che è inferiore a Dio, è sottomesso a lui.
Che cosa succede dopo la morte
I TdG affermano che con la morte finisce tutto: con il corpo muore
anche l'anima, come succede alle bestie. Quindi è inutile ricordare i
defunti o pregare per loro. Geova risuscita soltanto, in epoche diverse,
alcuni privilegiati (sarebbero già risorti i grandi personaggi
dell'Antico Testamento, gli Apostoli e i TdG più bravi) La fine del
mondo è imminente, anzi, è già cominciata nel 1914, secondo la solenne
profezia di Russell. Ne sono segno le guerre, le continue calamità e i
delitti di ogni genere che imperversano. Presto avverrà una grande
battaglia (detta di Armagheddon) nella quale Geova distruggerà "l'impero
mondiale della religione babilonica" e "l'empia trinità di Satana",
cioè il potere politico, commerciale e religioso (a cominciare dalla
religione cristiana). Da quella strage immensa scamperanno solo i TdG, e
gli uomini giudicati "meritevoli" saranno di nuovo creati. Allora avrà
inizio il "regno millenario" di felicità sulla terra, governato dal
Cielo da Gesù Cristo e da 144.000 eletti. Ma non sarà ancora la
perfezione: passati i mille anni Geova annienterà gli ostinati che
avranno ancora osato resistergli, e finalmente la "grande folla"
dei TdG godrà la felicità perfetta ed eterna su questa terra diventata
un paradiso. Però i veri "eletti", gli unici che avranno il privilegio
di entrare nel regno celeste di Geova, saranno solo 144.000. Chi? In
base alla loro interpretazione di un passo dell'Apocalisse (7,4) si
tratterebbe di soli maschi adulti (escluse quindi tutte le donne) che
hanno vissuto alla perfezione la dottrina dei TdG. Oggi questo numero è
quasi completo: resterebbero disponibili meno di 10.000 posti, in parte
già prenotati dai dirigenti di Brooklyn. Che dire di questa stravagante
dottrina? Che è totalmente contraria alla rivelazione divina, si basa
sulla falsificazione sistematica e sull'interpretazione del tutto
arbitraria della Sacra Scrittura, e nega tre verità fondamentali della
fede: l'immortalità dell'anima, la risurrezione universale, la
possibilità di salvezza, e quindi di felicità eterna, offerta a tutti
gli uomini e non solo a un gruppo di privilegiati. Queste verità sono
continuamente ricordate da Gesù nel Vangelo. Basta leggere la parabola
della zizzania (Matteo l3,4l-5O); del ricco epulone (Luca l6,19-3l);
delle ragazze stolte (Matteo 25.1-13); del servo indolente (Luca 19,1
l-28); e soprattutto quella del giudizio finale (Matteo 25,31-46): in
esse Gesù ci assicura che l'anima non muore con il corpo, che questa
vita continua subito nell'altra, e che esiste anche la possibilità di
separazione eterna dall'amore di Dio per coloro che lo hanno rifiutato
fino alla fine. Quanto ai 144.000 eletti di cui sopra, è noto che
nell'Apocalisse rappresentano le 12 tribù dell'antico Israele, come
simbolo della totalità del popolo di Dio. E le parole che seguono: "Dopo
di ciò apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di
ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al
trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme
nelle mani" (7,9) non si riferiscono alla "grande folla" dei TdG, ma
alla moltitudine innumerevole, universale, di tutti gli uomini redenti
da Gesù Cristo Dio e salvati mediante la fede in lui. Quanto è diverso
il vero Dio rivelato da Gesù Cristo come Padre di bontà e di
misericordia, dal Geova classista e spietato dei suoi testimoni!
Maria, la madre di Gesù?
Negando la divinità di Gesù Cristo, logicamente i TdG negano che
Maria si possa dire "madre di Dio". Aggiungono che se fu vergine
nell'incarnazione di Gesù, non lo fu più in seguito, perché avrebbe
avuto altri figli, "fratellastri e sorellastre di Gesù". E con la
perpetua verginità negano pure la sua concezione immacolata e la sua
assunzione. La devozione alla Madonna e ai Santi, il ricorso alla loro
intercessione, la venerazione delle loro immagini sono atti severamente
proibiti dai TdG. Non ci fermiamo a confutare queste eresie: è facile
trovare libri che dimostrano la verità di Maria immacolata, vergine e
madre di Dio, e le ragioni della nostra devozione verso di lei.
Chiesa, Papa, Sacramenti
I TdG sono irriducibili avversari della Chiesa Cattolica.Rutherford
l'ha definita "il principale nemico visibile di Dio, il più grande e
peggior nemico pubblico". E Knorr. "la grande prostituta", "Babilonia la
grande". E nella loro Bibbia traducono sempre il termine originale
greco Ecclesia non con Chiesa, ma con Congregazione. "Io, mia moglie e i
miei figli (seguono i nomi) chiediamo di essere cancellati dal registro
dei battesimi della parrocchia, perché abbiamo deciso di aderire alla
religione dei TdG". Più di un parroco ha ricevuto lettere di questo
genere, scritte in obbedienza a un ordine perentorio dei capi: "Dobbiamo
separarci nettamente da ogni organizzazione di Babilonia la Grande [ =
la Chiesa cattolica]. Dobbiamo smettere di partecipare alle loro
attività. Dobbiamo comunicare loro che ci ritiriamo dalla loro
organizzazione". È facile rispondere che nessuno costringe i genitori a
battezzare i tigli, e ognuno è libero di uscire dalla Chiesa cattolica
quando crede. I TdG Praticano soltanto il battesimo degli adulti in
piscina, ma non come segno esterno di una purificazione interiore, bensì
come dimostrazione pubblica che la persona si è "dedicata a Geova per
fare la sua volontà". Rifiutano l'Eucaristia, e quindi la Messa, perché,
falsificando come al solito il Vangelo, sostengono che Gesù non abbia
detto: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue", ma: "Questo
significa il mio corpo, questo significa il mio sangue". Di fatto,
celebrano solo una volta l' anno la "commemorazione" dell'ultima cena e
della morte di Gesù. Per i TdG tutte le feste cristiane, la devozione ai
Santi, la preghiera per i defunti, il culto della Croce, sono idolatrie
di origine pagana. Rifiutano il Papa, i vescovi e i sacerdoti,
rifiutano ogni dialogo ecumenico, ma prestano cieca obbedienza ai
dirigenti di Brooklyn.
Alcune questioni particolari
I TdG impongono un totale disimpegno da ogni attività politica e
sociale, comprese le elezioni di qualunque genere, il servizio militare e
anche quello civile. Secondo loro, come già abbiamo detto, religione,
politica e commercio sono "l'empia trinità di Satana". Quanto allo
Stato, siccome l'attuale "malvagio sistema di cose" sarà presto
distrutto da Geova, che instaurerà un "nuovo mondo ideale", pieno di
felicità, i TdG devono limitarsi a osservare le leggi che non siano in
contrasto con la loro dottrina e i loro interessi. Ma nonostante lo
Stato sia secondo loro "strumento del diavolo", nel 1987 hanno chiesto, e
ottenuto, dallo Stato italiano, il riconoscimento della loro
"Congregazione". "La fede senza le opere è morta", ci ricorda san
Giacomo (2,26), e tra le opere c'è anche la collaborazione al progresso
della vita civile e sociale. Qui per politica intendiamo non tanto la
militanza in un partito, quanto l'impegno per sviluppare il bene comune:
la libertà, la giustizia, la pace, il lavoro, il progresso. E Gesù ha
detto: "Date a Cesare quello che è di Cesare" (Marco 12,13). Quanto al
commercio, i TdG sono i primi a esercitarlo in forme assai lucrose di
marca nettamente capitalista. Come si deduce dai loro stessi resoconti,
la centrale di Brooklyn dispone di innumerevoli miliardi ricavati dalla
vendita delle loro pubblicazioni, dai "contributi volontari" e dalle
donazioni (che sono "sataniche" solo se a vantaggio della Chiesa
cattolica). Infine, è noto e già riportato che i TdG rifiutano la
trasfusione di sangue. È un ordine impartito da Knorr nel 1945. Perciò
preferiscono morire e lasciar morire anche le persone più care piuttosto
che salvarsi con essa. I giornali hanno più volte riferito a questo
proposito fatti drammatici. Questa ostinazione è motivata ancora una
volta dalla loro interpretazione letterale della Bibbia. L'Antico
Testamento identificava il sangue con la vita, e lo riteneva sacro,
proprietà di Dio. Perciò la legge ebraica vietava assolutamente di
mangiare il sangue degli animali uccisi. Questo divieto fu mantenuto
ancora all'inizio del cristianesimo (cf. Atti 15,19s) per riguardo ai
cristiani provenienti dall'ebraismo. Ma, come spiega san Paolo (Efesini
2,15; 1 Corinzi 10,25ss), con la redenzione di Cristo tutte le
prescrizioni giuridiche della legge antica sono cadute; e Gesù stesso ci
invita, nella santa Comunione, a bere il suo sangue. E se fosse anche
vero che nel sangue c'è la vita, non ha detto Gesù che non c'è amore più
grande che dare la vita per i propri amici (Giovanni 15,13)?
Le ragioni di un successo
Si obietterà: se le cose stanno così, come si spiega lo zelo
missionario deiTdG, come si spiegano i loro successi?Le cospicue risorse
finanziarie con cui possono sostenere la stampa e la propaganda; il
proselitismo metodico, insistente, astuto dei "pionieri" e
"proclamatori" appositamente preparati; il clima di terrorismo
ideologico che inibisce ogni studio serio e approfondito della Bibbia e
minaccia guai e distruzione eterna a chi fosse tentato di lasciare la
setta. Inoltre il loro messaggio esercita un certo fascino: elimina ogni
mistero in questa vita e nell'altra, dispensa da ogni pratica
religiosa, dà la certezza di diventare un "eletto" destinato alla
felicità eterna nelle forme concrete di questa vita, e ciò a breve
scadenza. In Italia poi il successo è dovuto spesso all'ignoranza
religiosa e alla scarsissima conoscenza della Bibbia di tanti cristiani.
Tuttavia, non esageriamo, e teniamo presente un fatto assai rilevante:
sono moltissimi i TdG i quali, quando riprendono a ragionare con la
propria testa, si rendono conto dell'errore in cui sono caduti e
lasciano la setta. Dai loro stessi dati veniamo a sapere che tra il 1973
e il 1981 sono usciti o furono espulsi dalla setta 549.087 membri.
Eppure, liberarsi non è facile. Se un TdG vacilla, entra in funzione un
"Tribunale interno" che lo pone sotto processo ed emette sentenze.
Questo "Comitato giudiziario" costituisce un vero terrore per ogni
membro della Congregazione. Colpe gravi: partecipare a feste religiose
come Natale, Pasqua, Capodanno; possedere il Crocifisso, immagini sacre,
ecc. E se ilTdG è così risoluto e coraggioso da lasciare la setta,
incorrerà in dure sanzioni: "I membri della Congregazione non gli
stenderanno la mano e non gli diranno nemmeno " Ciao, o arrivederci" ...
Se il dissociato tenta di parlare ad altri nella Congregazione, essi
dovranno allontanarsi da lui" ("Torre di Guardia", 15.12.1963).
TESTIMONIANZE
Due ex ministri del TdG
Walter Palmieri e Achille Aveta hanno partecipato fin da ragazzi alle
attività propagandistiche dei TdG in Campania. Hanno conseguito
gradualmente posti di responsabilità e hanno conosciuto a fondo tutti
gli aspetti dottrinali e organizzativi della setta. Ma nello stesso
tempo è cresciuta in loro una delusione profonda, che li ha portati al
crollo della fiducia in tutta l'organizzazione e ha determinato la loro
uscita dalla setta. Hanno scritto un libro: Testimoni di Geova: essere o
non essere? Un'analisi del movimento religioso compiuta da due ex
ministri dei testimoni di Geova (Ed. Dehoniane, Bologna 1981. pp. 198).
Un'analisi chiara e obiettiva che prescinde da ogni pregiudiziale
religiosa. Erano vissuti nella convinzione d'aver trovato fra i TdG la
migliore esperienza religiosa, la più corretta interpretazione della
Bibbia, uno schietto cristianesimo a cui aderire con entusiasmo.
Dubbi e libertà di parola
"Finché non ci siamo posti il problema, anche noi eravamo degli
addottrinati, inquadrati come tanti altri, e vedevamo ogni cosa
attraverso i filtri imposti dall'organizzazione.Per giunta, le varie
fasi del ministero svolto dai TdG ci impegnavano talmente da non
lasciarci quasi la possibilità di meditare criticamente! Quando per vari
fattori sono sorti i primi dubbi, ci siamo accorti con grande
rammarico, per la prima volta, che non era possibile parlarne con
altri TdG: infatti una triste realtà dell'organizzazione dei TdG è
l'assoluta mancanza di dialogo; o meglio, dialogo c'è, ma è a senso
unico, cioè nel senso voluto dall'organizzazione. Tra i TdG non esiste
libertà di parola, non si possono esprimere idee diverse da quelle
imposte dall'alto dal Corpo Direttivo. Abbiamo notato con sorpresa che
anche quei pochi Fratelli con i quali era possibile dialogare
sinceramente avevano le nostre stesse perplessità: da qui è nata la
decisione di fare un esame, indipendentemente dalle direttive imposte
dal Corpo Direttivo, di questa organizzazione alla quale avevamo
dedicato tutte le nostre energie. Ci siamo accorti che le loro dottrine
non reggono alla prova, diventano ambigue, oscure, mentre quando le
esaminammo per la prima volta con un TdG, sia per la nostra
impreparazione in campo biblico, sia per la notevole sicurezza e
convinzione manifestate dal nostro insegnante, fummo entusiasti, e ci
sembrò chiaro quello che tanto chiaro non è..." (pp. 12-14).Tra i
moltissimi TdG che hanno lasciato la setta, parecchi hanno scritto la
loro esperienza, esponendo le ragioni del loro ritorno alla Chiesa
cattolica. Ecco qualche esempio.
Non vengono da Dio
"Nel corso della nostra analisi - concludono i due autori - si è
sempre più consolidata la convinzione che la struttura organizzativa
dei TdG non si prefigge sempre mete cristiane, si propone spesso di
divulgare idee di uomini che non hanno ricevuto alcuna diretta
investitura da Dio, di persone che si ricoprono di sacralità per
acquistare prestigio. Abbiamo riscontrato come il Corpo Direttivo sia
abile nel modificare le sue vedute riuscendo a presentare opinioni
antitetiche senza che quasi nessuno noti i cambiamenti per i quali esso è
passato... Il problema del sangue rivela macroscopicamente la
superficialità mostrata dal Corpo Direttivo nell'affrontare problemi in
cui è implicata la vita umana, sacra agli occhi di Dio..." (p. 187).
Gunther Pape
Tedesco, cresciuto in una famiglia di TdG. Con l'età e con lo studio
si è reso conto degli errori, delle contraddizioni e degli inganni
dei TdG, ed è approdato alla Chiesa Cattolica. Ha narrato la sua lunga
esperienza in un libro: “Io ero Testimone di Geova” (Queriniana, Brescia
1974, pp. 142). Ecco qualche passo.
Far conoscere la verità
"Io sono stato testimone di Geova; allevato fin da bambino in questa
fede, l'ho diffusa come missionario e ho ricoperto nella relativa
organizzazione diversi uffici.Oggi scrivo contro - o meglio - su i TdG.
Perché? Con la grazia di Dio, ho potuto accorgermi dell'errore nel quale
ero stato educato e cui servivo... Intendo esporre obiettivamente e
senza polemiche le mie esperienze, per mostrare come i TdG servono
un'organizzazione tentacolare al bando da ogni di buon senso religioso e
civile.Errori e contraddizioni "Mi sconcertava il modo di agire dei
dirigenti centrali, la pretesa che certe "verità", mutevoli, e quindi in
se contraddittorie, venissero da Dio. Scoprì calcoli sbagliati,
interpretazioni bibliche arbitrarie, dottrine inattuali e completamente
abbandonate. E io dovevo credere che era Geova stesso a rivelare il
contenuto della Bibbia? Accertavo contraddizioni nella dottrina e nella
spiegazione della Sacra Scrittura, e una disinvolta disponibilità a
modificare la dottrina stessa, per adattarla alle esigenze di tempi e
mentalità... I pretesi ispirati, che scrivevano nella Torre di Guardia,
si sbagliavano, si sbagliavano di continuo. Vecchie dottrine della Torre
di Guardia, che ora vengono respinte come errori, una volta erano
spacciate per verità. Ma la verità divina non può diventare errore. E
allora, che razza di verità erano quelle di prima? E come si può
ciarlare di un progressivo chiarificarsi della luce divina, così, per
rimediare? ... Mi diedi quindi a confrontare gli insegnamenti del primo
presidente, Russell, con quelli del secondo, Rutherford, e quelli del
presidente in carica, Knorr, e dei suoi collaboratori. Ebbene, si
contraddicevano, si sconfessavano a vicenda, rivendicando ciascuno la
propria ispirazione. Davvero, non sembrava esistesse traccia di guida
soprannaturale, divina, nella società della Torre di Guardia. Ma
Rutherford non aveva dichiarato che le sue dottrine erano "Insegnamenti
che dava il Signore, per annunciare al popolo che...". E con quale
diritto, allora, Knorr le aveva respinte? Come si possono rigettare
"verità che ha dato il Signore" . Oppure, diciamo, il Signore non aveva
dato niente. Più probabile. C'era qualcosa che non funzionava, comunque,
nei princìpi basilari" (pp. 36-37).
La tattica della conquista
Anzitutto non è onesta la tattica della conquista: "L'unico nostro
impegno - si insegna ai TdG - è quello di minare, astuti come serpenti,
la fede degli altri, rimpiazzandola con la nostra... Quello che conta è
risvegliare interesse per il nostro messaggio. Ma sulle prime dobbiamo
dissimulare il movente autentico delle nostre visite, che è quello di
far proseliti... Mentre parliamo con la gente, dobbiamo dimostrare
interesse per loro, dando a vedere che cerchiamo di conoscere le loro
opinioni e manifestando rispetto per i loro argomenti e punti di vista.
Nella misura in cui noi cercheremo di compenetrarci dei loro dubbi e
problemi, essi penseranno che siamo realmente intenzionati ad aiutarli, e
accetteranno le nostre soluzioni. Se li sorprendiamo in qualche loro
espressione incerti nella fede, abbiamo là un buon appiglio per
suscitare interesse al messaggio di Geova... Naturalmente, conoscere la
religione altrui e sollecitare la comprensione reciproca non ci
interessa niente... Certo, dopo una propaganda del genere vengono
rimorsi di coscienza..." (pp. 41-44).La scoperta della vera Chiesa,
"Cristo, che è la verità, aveva pur promesso di restare con i testimoni
della sua dottrina tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Tutti i
giorni... Allora la Chiesa di Cristo doveva essere proceduta
visibilmente e ininterrottamente fin dai giorni dei primi cristiani, ed
essere presente tuttora, ai giorni nostri! E quale chiesa godeva di tale
ininterrotta presenza nel mondo, dal tempo in cui il suo capo l'aveva
fondata? La risposta che fui costretto a darmi, mi riservava una
emozione profonda: la Chiesa di Cristo ... sembrava essere proprio la
Chiesa Cattolica. quella che noi TdG qualificavamo come serva del
demonio!..." (p. 134).
Le ragioni della conversione
"A conclusione della mia opera, cercherò di riassumere i motivi che
giustificano la mia conversione davanti a Dio. La ragione umana, scevra
di pregiudizi, non può ratificare la dottrina dei TdG. Lo studio critico
della storia e dello sviluppo dottrinale della Torre di Guardia, rivela
troppe contraddizioni. I "principi" di Brooklyn non possiedono la
verità: questa è la causa reale che li ha costretti, e li costringe
tuttora, a ritrattare continuamente ciò che hanno proclamato, ieri o
decine di anni addietro, come verità biblica e divina. La Bibbia non
giustifica le "verità" della Torre di Guardia. È rilevabile a colpo
d'occhio che i "fratelli" di Brooklyn usano criteri arbitrari
nell'interpretazione della Bibbia... La vita si ribella alle eccentriche
concezioni dei TdG. Se l'umanità volesse adottare i programmi di
Brooklyn, la famiglia si scioglierebbe, cadrebbe lo Stato, la vita
sociale e politica si estinguerebbe. Tutto ciò contraddice alla volontà
di Dio e alle leggi e necessità della natura umana, da Dio stesso
creata... Queste sono le ragioni per cui mi sono staccato dalla " santa
universale organizzazione di Geova". Ho cercato la verità, la giustizia e
il genuino, cristiano amore del prossimo, ma ho trovato tutto questo
nella Chiesa Cattolica, fuori della società della Torre di Guardia. Le
centinaia di migliaia di TdG sacrificate e bloccate dalle alienazioni di
Brooklyn, posso soltanto sinceramente, compiangerle..." (p. 142).
Come vive Il TdG?
"Vive prigioniero della Società Torre di Guardia", risponde un
ex TdG, Paolo Nante, che narra la sua esperienza sul periodico "Maria
Ausiliatrice" (1988-1989). La Società gli fissa la vita in tutti i
particolari. Tutte le settimane deve partecipare a cinque riunioni
organizzate dalla Congregazione: la scuola di ministero teocratico,
l'adunanza di servizio, quella pubblica, lo studio della rivista "Torre
di Guardia" e di un libro della Congregazione. Poi c'è la predicazione
di porta in porta, la vendita di libri e riviste, le visite e lo studio a
domicilio della Bibbia per conquistare nuovi adepti. Due volte l'anno
c'è la verifica di un "sorvegliante" di circoscrizione che controlla
minutamente ogni cosa. Ogni anno ci sono due assemblee di circoscrizione
e un'assemblea di distretto che dura alcuni giorni. Non resta più tempo
per fare altro. I problemi si aggravano se solo uno dei coniugi è TdG: i
continui impegni del geovista rendono difficile la vita familiare anche
nei giorni festivi: non si va più insieme a Messa, non si festeggia più
Natale, Pasqua, compleanni, onomastici, la domenica... Non è raro che
il geovismo separi famiglie un tempo felici.
Crisi di coscienza
È il titolo del volume, pubblicato in inglese e tradotto in italiano
nelle edizioni Dehoniane di Bologna ( 1988), in cui "Un TdG si
confessa", come dice il sottotitolo. Il TdG è Raymond Franz, nipote di
Fred Franz presidente dei TdG dal 1977 alla morte (1992). Franz fu
attivo militante fin dalla giovane età e per 9 anni fu membro del CD.
Nel libro racconta la sua vicenda. La sua crisi cominciò quando prese a
riflettere serialmente su alcune affermazioni geoviste chiaramente
insostenibili. La reazione del CD (ormai più potente dello stesso
presidente) fu immediata e netta: Raymond fu prima invitato a
dimettersi, poi nel 1981 fu espulso. Il fatto più curioso è che la prima
edizione del suo libro andò presto esaurita: l'organizzazione geovista
acquistava il volume rendendone difficile il reperimento e creando il
caso paradossale di un best-seller che pochi avevano letto!