Piazza Giuditta Levato, già Piazza Italia. Fotomontaggio a cura del blogger
Piazza Giuditta Levato. A due passi da dove visse e morì. E’ quanto chiedono i familiari e 230 cittadini di Calabricata e di Sellia Marina al sindaco, ai consiglieri e al presidente della commissione toponomastica del paese. Intitolazione della Piazza, attualmente denominata “Italia”, e trasferimento della stele in pietra a sua memoria collocata in via Frischia.
Diverse le motivazioni della petizione popolare.
Diverse le motivazioni della petizione popolare.
Importanza strategica. “Per difendere la terra assegnata dallo Stato ai contadini di Calabricata, in un momento cruciale per la nascita della democrazia italiana e l’emancipazione dei “cafoni” del Sud - venne assassinata dal latifondo”.
Valore simbolico. “Di una vita vissuta da protagonista, in difesa del lavoro e del diritto ad una vita migliore, per gli insegnamenti utili, tra passato e presente, consegnate alle nuove generazioni.
Finalità. “In omaggio ad una donna che è stata protagonista del suo tempo ma, soprattutto, in omaggio a tutte le donne calabresi abituate a lavorare sodo e spesso in silenzio. In omaggio a tutte le donne che, pur non avendo molta visibilità perché occupate nel loro lavoro quotidiano, sono uno dei pilastri fondamentali della nostra società e che, al momento giusto, com’è accaduto per la contadina di Calabricata, sanno sfoderare grinta e determinazione e diventare protagoniste del loro destino”.
Il prossimo 28 novembre ricorrerà il 66° anniversario della sua morte. Mancano quasi tre mesi all’appuntamento. Farà in tempo il Comune a cambiare il nome e a trasferire la stele?
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