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Sersale 2012:
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Era d'estate. Una manifestazione imponente per chiedere semplicemente un altro mondo possibile.
La manifestazione degenera in una guerriglia urbana: le forze di polizia blindate dentro la zona rossa non riescono a isolare i violenti. Poi irrompono in cariche sui pacifisti, manganellando suore e ragazzi, anziani e studenti giunti da ogni angolo del mondo. Nella pioggia di lacrimogeni viene ucciso un ragazzo, Carlo Giuliani: a sparare un giovane e inesperto militare, ritrovatosi senza preparazione al centro della guerriglia.
La polizia manganella e arresta indiscriminatamente e i fermati sono condotti in una caserma. Qui non vengono medicati e per di più subiscono violenze e torture. Poi a sera la Polizia decide di irrompere in una scuola dove alloggiano i manifestanti. Picchia a sangue i presenti senza alcun capo d'accusa, il livello di violenza è così assurdo che uno dei poliziotti presenti la chiama "macelleria messicana"; i poliziotti fabbricano e introducono nella scuola Diaz due molotov come "corpo d'accusa" per giustificare l'irruzione.
I feriti giungono in ospedale in fin di vita con lesioni provocate dalla violenza della "colluttazione unilaterale" inflitta dalla Polizia.