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Giusti decide, Iannone forse ringrazia.
Questa è una storia che parte dal 2004 come si evince
dalle "carte" prodotte dal responsabile del settore urbanistico e r.u.p. del comune Jonathan Giusti che ha acquisito una cava pericolosa a titolo gratuito per ripristinarla a
spese della comunità. Una cava resa pericolosa dall’avidità forse, e dall’incuria
del proprietario che il corpo forestale dello stato ha cercato di arginare
provvedendo con un sequestro preventivo della “fossa”.
La storia dal 2004 arriva ai giorni nostri brevemente più o meno così…
La storia dal 2004 arriva ai giorni nostri brevemente più o meno così…
Nel 2005 Iannone visto il sequestro tenta di riappropriarsi
della cava presentando un progetto di recupero, ovvero il “Progetto di recupero ambientale inerente cava di inerti attualmente
sotto sequestro” ma nel 2006 la Regione Calabria risponde picche e chiede
il “ripristino dello stato dei luoghi”. Nel 2007 la richiesta diventa ordinanza
e solo nel 2011 si evince che il sign. Iannone non ha proceduto al ripristino
dei luoghi riscontrando nell’area di cava un peggioramento delle condizioni
della stessa diventando così pericolosa anche sotto il profilo idrogeologico.
Così,
dopo le varie considerazioni tecniche e i tira e molla per il mancato
ripristino la cava passa di colpo al comune senza scomodare il vecchio
proprietario che si trova di punto in bianco senza una gatta da pelare e senza sborsare
neanche un euro. Un altro caso in cui si privatizzano i profitti e si
socializzano le perdite come si suol dire e tutto alla luce del sole. Avanti così
allora, visto che nelle carte non si menzionano multe e provvedimenti verso chi
ha sbagliato.
Avanti così fin quando pantalone avrà le tasche bucate.
1 commento:
arriverà il giorno del giudizio anche a Sellia Marina.
e io pagooooooooooooooooo
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