Cenere. È questo adesso quello che resta. C’è solo cenere tutt’intorno.
Tutto il resto non c’è più, è stato bruciato da un fuoco che pensava di
poter portare via dieci anni di lotte, di progetti, di diritti e di
speranze. Cenere, ma pensate davvero che basti questo per fermarli?
Sono tutti lì i ragazzi, non si sono mai negati, non si sono mai
nascosti, c’hanno messo la faccia ogni giorno per dieci anni. E hanno
avuto il coraggio di resistere a decine di intimidazioni. Potevano
tirarsi indietro ma non l’hanno fatto. Da buoni partigiani sono rimasti,
costi quel che costi, si sono detti. E purtroppo il prezzo è stato
alto, hanno visto bruciare per mano di qualche infame uno dei più grandi
progetti politico-sociali del Sud Italia. Infami, si, perché solo gli
infami potevano fare un gesto così, appiccare il fuoco, di notte,
nascondendosi come codardi.
È questo il vostro coraggio? Questi sono
gli “ominicchi” di cui dovremmo aver paura? Ingenui e stupidi a provare
ancora a distruggere un progetto che è senza confini e che proprio per
questo non abbatterete mai. Potrete fermarli solo quando il vostro fuoco
brucerà le loro idee, i loro pensieri, le loro menti, potrete fermarli
solo quando ci fermerete tutti, e peggio per voi se ci proverete ancora,
perché “non si può fermare il vento, al massimo, si può solo fargli
perdere tempo”. Come si fa a distruggere qualcosa che è nata nella
libertà, che da essa si è alimentata per dieci anni, accogliendo in
questo percorso, con rispetto e dignità, tutti coloro che vogliono
vedere la propria terra sfuggire all’imperante oppressione per rifiorire
nella bellezza della libertà. Perché questo è stato ed è il Cartella,
un posto in cui poter essere diversi, in cui poter rifiutare le sporche
logiche borghesi e sfuggire dalle grinfie delle ‘ndrine. Lo hanno
dimostrato dando vita al movimento “NoPonte”, con il quale hanno
affermato il loro secco no ad un’opera inutile che servirà solo ad
aumentare la già dilagante speculazione mafiosa. Lo hanno dimostrato
mettendo in piedi l’esperienza dei Gas, che rappresentano l’alternativa
per tutti coloro che vogliono acquistare prodotti che rispettino la
natura e i processi di produzione. Lo hanno dimostrato con centinaia di
iniziative e manifestazioni, dove si sono fatti portavoci dei diritti di
tutti noi.
Quello che è accaduto durante quella che possiamo
chiamare la notte della vergogna non fermerà mai questo percorso. Loro
non se ne andranno e soprattutto non saranno soli. Ci ritroverete tutti
lì, solo più incazzati a gridare che la lotta non si fermerà, mai
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