5 dicembre 2012

Primarie M5S: homines novi o truzzi di periferia?

Ho da sempre guardato con curiosità al fenomeno Grillo e al suo M5S. Tralasciando oggi le fantasie alla Matrix di Gianroberto Casaleggio, quasi da Nuovo Ordine Mondiale (come i neocon, ndb), c'è da confrontarsi con un movimento che si appresta a diventare la seconda organizzazione politica in Italia.

E' cronaca di questi giorni l'indizione delle Parlamentarie, le primarie che attraverso il web selezionano i candidati al Parlamento per le prossime elezioni politiche del 2013.
Metodo nuovo: invii CV e breve video Youtube al Blog di Grillo per essere tra i candidati, poi un pubblico di iscritti al movimento (entro il 30 settembre) viene indirizzato alla pagina dei candidati della propria regione e opta su tre nomi; il tutto online.


Quando ho visto questo video ho cominciato ad avere qualche ripensamento sulla mia curiosità.
Il metodo indicato da Grillo per la scelta della classe dirigente del suo movimento capovolge la piramide decisionale solitamente utilizzata dai partiti: referenti locali e potentati risalgono la catena di comando fino al segretario di partito che poi la ridiscende dando l'imprimatur ai candidati, soprattutto grazie al Porcellum che permette a 5-6 persone di nominare i circa 1000 deputati e senatori.
Grazie a questo sistema abbiamo visto il successo delle Primarie del PD nelle quali Bersani raccoglie il 100% dei suffraggi nei piccoli centri della Calabria, ma non per totale sintonia di contenuti, quanto per il ruolo padronale che i referenti locali hanno sui loro concittadini.

Grillo invece punta a permettere al territorio di individuare il proprio candidato, precedentemente selezionato sulla base del CV e di alcune clausole ostative alla candidatura prefissate dal leader. Ma ciò che vedo sul video, e che ovviamente rappresenta una minoranza dei candidati, è desolante.
Se il confronto TV dei candidati alle primarie del PD sembrava X Factor, questi promo dei candidati mi sembrano le ben note videochat di The Club: il noto programma di AllMusic nella quale i truzzi di periferia milanese si proponevano attraverso interviste nei bagni dei locali della movida a sedicenti signorine poco vestite.
La scelta dei segretari di partito avviene sempre tra potentati locali semi-affiliati o poco limpidi gestori della cosa pubblica, per intenderci non c'è bisogno che facciamo i nomi dei referenti PD, PdL, o UdC in Calabria. Secondo voi quanto avranno contato i vari Minniti, Principe o Ciconte nelle ultime primarie?
E quanto avranno contato i vari Micciché e Lombardo nella selezione dei parlamentari siciliani?
Ma comunque la scelta avviene tra personale, col curriculum discutibile, ma comunque avezzo alla politica, alle sue trame, ai suoi meccanismi.

Il The Club messo in piedi da Grillo mi fa sorgere un dubbio: anche io avrei potuto partecipare. Mi bastava dire che difendo la soppressata nei panini McDonald e che voglio tagliare i costi della politica. Se non fosse che io ho una tessera di partito e da anni mi dimeno tra assemblee e riunioni tra gli iscritti, comitati federali in cui le citazioni leniniste suonano più di nostralgia che di agire pratico; se non fosse che da ragazzo ho imparato a rispettare il mio turno per parlare alle riunioni, ho imparato a essere diplomatico nelle dichiarazioni per farmi capire ma senza offendere, non urlo quando discuto e cerco di uscire dalla rete anche solo per distribuire un volantino.
Il The Club messo in piedi da Grillo mi sembra molto lontano dal sano attivismo mostrato finora dal M5S. Mi pare che ci sia una foga a trovare un seggio da parlamentare per fuggire da anni di facchianggio presso i comitati locali. I singoli che hanno postato il loro video, mi sembrano più vicini allo sfigato che cerca moglie nella sterminata periferia milanese che a homines novi come Grillo presenta il suo movimento. Personaggi più simili a quelli che fanno ciao dietro all'inviato del Tg1, ai tronisti, ai presenziatori di talk show.

Mi auguro che siano una minoranza. Non ho potuto visionare tutti i candidati perché bisogna essere membri del M5S per visualizzarli e votarli, non ho potuto scoprire chi fossero i calabresi che si impegnano a cambiare il modo di fare politica. Non ho potuto farlo perché non sono iscritto, come avviene nelle sette segrete e nelle logge massoniche.
Non sono sicuro che il mio voto vada alla persona che ho scelto, può darsi che uno dei simpatici candidati a The Club M5S sia in grado di spingere più "Mi piace" come avviene in Facebook che un professore universitario. Chi può assicurarmi che il server non sia pilotato dal gestore (la Casaleggio, per intenderci). Chi ha accesso al database, chi ha permesso che questi video siano visibili piuttosto che altri? Che ruolo ha un mago del web come Gianroberto Casaleggio nella selezione del personale politico? E i famosi meet-up hanno potuto esprimere la loro, come le sezioni provinciali di partito? Solo un'incorllabile fiducia nel leader, Grillo, può saziare la mia sete di risposte.

Eh già! perchè il grillino è autonomo nel pensiero, non ha ideologia, vuole toccare con mano. Non si fida della nomenklatura. Ma è ciecamente convinto che tutto ciò che fa il 'Megafono' sia corretto, sia sano.
Il grillino è disposto a sostenere Vitaliano Scozzafava del meet-up di Catanzaro che si è battuto per la soppressata nei McDonald (personaggio di fantasia) perché ripudia le decisioni di partito, considera le loro primarie una farsa.

Noto un evidente contraddizione tra le parole e i fatti. Il M5S è la maggiore novità politica italiana.
Ma ci sono troppe analogie con quanto accaduto in passato: MS è l'acronimo di un altro movimento sociale, nel quale il leader aveva un carisma indiscusso, che menava addosso ad altri che facevano politica accusandoli di dissanguare la patria.

Spero che questa mia impressione sia profondamente sbagliata e che i soggetti del viedo siano buontemponi in cerca di protagonismo. Che il movimento di Grillo sia capace di selezionare una classe dirigente attenta e illuminata. Che i proprietari del marchio M5S non si comportino come rapaci avventurieri del capitale.

Nel frattempo continuo a fidarmi di più di un movimento reale che abolisce lo stato di cose permanenti.
Cambiare #sipuò!


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