23 luglio 2012

Sellia Marina acquisisce una cava “pericolosa”


immagine presa dall'Url di emilio grimaldi

Giusti decide, Iannone forse ringrazia.
Questa è una storia che parte dal 2004 come si evince dalle "carte" prodotte dal responsabile del settore urbanistico e r.u.p. del comune Jonathan Giusti che ha acquisito una cava pericolosa a titolo gratuito per ripristinarla a spese della comunità. Una cava resa pericolosa dall’avidità forse, e dall’incuria del proprietario che il corpo forestale dello stato ha cercato di arginare provvedendo con un sequestro preventivo della “fossa”.
La storia dal 2004 arriva ai giorni nostri brevemente più o meno così…
Nel 2005 Iannone visto il sequestro tenta di riappropriarsi della cava presentando un progetto di recupero, ovvero il “Progetto di recupero ambientale inerente cava di inerti attualmente sotto sequestro” ma nel 2006 la Regione Calabria risponde picche e chiede il “ripristino dello stato dei luoghi”. Nel 2007 la richiesta diventa ordinanza e solo nel 2011 si evince che il sign. Iannone non ha proceduto al ripristino dei luoghi riscontrando nell’area di cava un peggioramento delle condizioni della stessa diventando così pericolosa anche sotto il profilo idrogeologico. 
Così, dopo le varie considerazioni tecniche e i tira e molla per il mancato ripristino la cava passa di colpo al comune senza scomodare il vecchio proprietario che si trova di punto in bianco senza una gatta da pelare e senza sborsare neanche un euro. Un altro caso in cui si privatizzano i profitti e si socializzano le perdite come si suol dire e tutto alla luce del sole. Avanti così allora, visto che nelle carte non si menzionano multe e provvedimenti verso chi ha sbagliato. 
Avanti così fin quando pantalone avrà le tasche bucate.

1 commento:

cordopatre g. ha detto...

arriverà il giorno del giudizio anche a Sellia Marina.
e io pagooooooooooooooooo

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