L’autogol della SoRiCal. L’acqua è inquinata anche a Germaneto

La sede centrale della SoRiCal a Germaneto. Vignetta a cura del blogger 

L’acqua a Germaneto di Catanzaro non è potabile. La notizia di per sé non stupisce più di tanto. Da quando viene venduta dalla So.Ri.Cal (Società delle Risorse idriche calabresi) è una costante. A stupire è la località. Dove ha sede la società pubblica e privata, quella delle consulenze e degli incarichi ai figli degli amici e agli amici degli amici della Calabria bene e mafiosa. A Germaneto, viale Europa 35. 
Una bomba a ciel sereno. E dunque, dopo il sequestro della diga dell’Alaco e dopo i mille rivoli di acqua inquinata in tutta la Calabria e i rispettivi riflessi di indagini della Magistratura, la puzza è arrivata finanche alla testa. La testa pensante di Sergio Abramo, presidente, e Maurizio del Re, amministratore delegato.

L’Arpacal (Agenzia regionale di protezione ambientale della Calabria) ha riscontrato delle anomalie rispetto ai limiti consentiti per legge. L’acqua è inquinata. Comunicazione all’Azienda sanitaria provinciale. E a stretto giro di posta al Comune di Catanzaro, il Comune del presidente. Il dirigente del Settore gestione del territorio, Carolina Ritrovato, non poteva appellarsi. Ha dovuto accettare il fatto compiuto. “Il provvedimento – ha dichiarato – fa seguito all’esito sfavorevole delle analisi effettuate dall’Arpacal, su campioni prelevati dalla condotta idrica che alimenta il quartiere. Pertanto in attesa di nuovi esami si invitano gli utenti a non usare l’acqua per usi potabili”. La puzza della testa era così forte che non se l’è sentita di aggiungere altro. Come la circostanza del Palazzo, proprio nel centro nevralgico della nuova Catanzaro. Lo facciamo noi.