19 gennaio 2013

I volti veri della Rivoluzione Civile in Calabria

Dal blog Sersale2012:
Qualche giorno fa ci siamo divertiti, insieme ad altri cittadini comuni, a partecipare ad uno dei casi più recenti di viral marketing: ovvero una serie di azioni compulsive che tendono alla diffusione di un marchio.
Nel nostro caso si trattava di realizzare dei badge che promozionassero Antonio Ingroia e la lista Rivoluzione Civile, viste le differenze in termini finanziari e mediatici rispetto alle altre forze in campo. Laddove Grillo può contare sulla Web Agency di Casaleggio&Associati, il PD su un esercito di grafici di professione, giornalisti di grandi testate come Repubblica, il PdL sul potente fuoco mediatico dettato dalla presenza televisiva di Berlusconi e delle sue reti, Rivoluzione Civile si appoggia soltanto sull'attività volontaria e spontanea dei militanti dei partiti aderenti e dei simpatizzanti.
Cosi alcuni compagni del circolo PRC di Sersale si sono divertiti a realizzare, sulla linea del gruppo facebook spontaneo (e autonomo rispetto allo staff di Ingroia) Anche Noi votiamo Ingroia, alcune vignette che affiancavano elementi del Programma di Rivoluzione Civile e slogan a figure prese dal mondo dei supereroi o dei cartoni animati.

E così Robin Hood, ipotetico dipendente dell'Agenzia delle Entrate, propone la patrimoniale per redistribuire la ricchezza. Qui, Quo, Qua chiedono più spazi per i giovani; Cosmo e Wanda, i due fantagenitori, vogliono più assistenza al sociale; Asterix e Obelix diventano due valsusani contro la TAV; Dylan Dog, investigatore privato a progetto, lotta contro i fantasmi che aleggiano in politica; Jeeg Robot è un metalmeccanico di Pomigliano che non si piega; Clark Kent, giornalisti, difende la libertà di stampa; SuperMario, idraulico e partita IVA vuole garanzie a fianco alle tasse. 170mila visite in sette giorni!
Noi abbiamo deciso di creare alcune vignette fatte in casa: la nostra Lady Oscar, che da ufficiale del corpo di guardia reale diviene sostenitrice dei primi rivoluzionari francesi nel 1989, è testimonial del ruolo delle donne nell'emancipazione del nostro paese con lo slogan "la Rivoluzione è donna"; Scott, il Cyclope degli X-Men, vuole vederci chiaro nella trattativa Stato-Mafia coi suoi raggi X; E.T. invece, da buon immigrato, pretende l'abolizione della Bossi-Fini che marginalizza e rende improduttivo il 10% della popolazione residente in Italia; McGyver, al servizio di un'associazione filantropica si libera da mille trappole grazie al suo bagaglio cultura di fisico e perciò vuole più fondi alla ricerca pubblica. E altre vignette che trovate sul nostro profilo facebook.
"Ci sono grandi campagne di stampa costruite per nascondere. La nostra funziona al contrario" dice uno degli autori della pagina (due laureandi militanti), sottolineando come le vignette rimettono al centro di una campagna mediatica ri-fondata sul voto (in)utile i contenuti: il fiscal compact che ha compresso i diritti sociali in cambio di un aiuto alle banche, il governo dei banchieri che stanno strozzando le imprese, i temi sociali e ambientali espunti dall'agenda politica perché le agende di Bersani e Monti sono orientate all'accordo.
E cosi i badge pro-Ingroia si sono diffusi virlamente nel web, fino a che la Bonelli (editrice di Dylan Dog) non ha diffidato gli utenti dall'utilizzare le immagini protette da copyright. A quel punto il viral marketing è debordato: "Prima i giornali più vicini a noi, Liberazione e il manifesto, poi perfino la Rai, Repubblica e Libero si sono accorti di noi. Ci aspettavamo il boom di condivisioni sui social network ma non la ribalta nazionale" - continua il copywriter della campagna, che non è quella ufficiale di Rivoluzione Civile.
Ma insieme al successo è arrivata la critica (mossa soprattutto dalle pagine di Libero) che riguarda il pssesso dei diritti d'immagine. "Il fatto - dice il copywriter - è che le idee girano da sempre vorticosamente, sulla rete è anche più evidente ma l'intelligenza era collettiva anche prima. Se tutti peschiamo da un immaginario già a disposizione di tutti, di chi è il copyright? Il concetto è quello che Troisi spiega nel “Postino": la poesia non è di chi la scrive ma dichi la sente. Anche nelle curve si rimasticano le canzoni pop per trasformarle in qualcos'altro. Lo facevano anche i contadini, i partigiani, tutta la cultura popolare". Chi attacca pretestuosamente questa opera collettiva nata dal basso ha scarsa dimistichezza dei social network, dove ogni giorno compaiono modificate, ritoccate, riappropriate immagini, musiche, opere d'arte protette da copyright.
A noi la campagna è piaciuta perchè con pochissimi strumenti - è bastato uno sfondo modificato con il peggior programma di grafica, Paint di Windows - siamo diventati protagonisti di un flusso che ha accresciuto la visibilità dei temi: a noi non interessa il nome gigante di Ingroia, ma il fatto che si parli di patrimoniale, di equità, di giustizia, di opere inutili, di battaglie...
Per questo abbiamo ritoccato nuovamente le immagini e abbiamo rubato le foto di alcuni candidati di Rivoluzione Civile in Calabria. Questa volta non proponiamo cartoni animati che sottolineano con il loro comportamento questini di un'eticità così disarmante che diventa rivoluzionaria. Questa volta mettiamo in campo uomini e donne vere che ogni giorno lottano, combattono, per difendere cause di giustizia, di diritti, contro soprusi e devastazioni, interessi criminali.
Abbiamo scelto MICHELE CONIA (attivista politico PRC di Cinquefrondi, da anni impegnato a fianco dei braccianti extracomunitari sfruttati a Rosarno, contro le mafie e le grandi opere come il Ponte o le centrali a carbone); GABRIELLA STRAMACCIONI (ex coordinatirice di Libera, l'associazione di Don Ciotti che da anni tenta di restituire i beni confiscati alla mafia alle popolazioni o a gruppi svantaggiati di territori colpiti dalla criminalità, trasformandoli in agenti di sviluppo solidali); ALBERTO LUCARELLI (Docente di Diritto Pubblico, autore dei quesiti referendari per l'acqua pubblica, Assessore ai beni comuni nella Giunta De Magistris, la prima a ripubblicizzare il servizio comunale di gestione dell'acqua).
Tutti candidati alla Camera dei Deputati nella lista di RIVOLUZIONE CIVILE in Calabria.

1 commento:

Giuseppe Chiodo ha detto...

Michele Conia è, ed è stato impegnato anche contro il rigassificatore della Piana di Gioia Tauro, credo sia utile ricordarlo!

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