31 ottobre 2012

Beppe Grillo & M5S, perchè il 18,2% della Sicilia verrà superato alle governative


Beppe Grillo, comico genovese, classe 1948. comico, attore, attivista e blogger italiano. Il suo blog è, tra quelli in lingua italiana, uno dei più noti. Ideatore ma non “leader” (almeno lui non si definisce così) del “Movimento 5 stelle”, che non ha ideologie né di destra né di sinistra. Un movimento politico che dal 2009 (anno della sua nascita) ad oggi raccoglie consensi notevoli in tutte le parti d’Italia. Infatti tempo è passato dalla “lista dei grilli parlanti” in cui scese in campo nelle elezioni governative del 2008 in cui il comico genovese non riuscì a raggiungere il quorum per essere l’elezione in parlamento.
Dal 2009 ne è passata acqua sotto i ponti, infatti, nel mentre venivano arrestati e inquisiti noti rappresentanti dei partiti della politica tradizionale, lui scendeva in piazza con il V-day, mentre la crisi imperversava lui gridava sui palchi per quanto riguarda gli sprechi della “casta” politica. Ovviamente sempre tra la folla, mai in tv, perché secondo lui “la tv e i talk show uccidono e fanno perdere voti”. Tanti lo definiscono un “populista”, ma altrettanta gente lo vota e lo continuerà a votare, per protesta appunto. Una protesta contro la classe politica e partitica che da un ventennio tergiversa e specula nel nostro paese. La stessa classe politica che ha fatto crescere il debito pubblico in una cifra spropositata, la stessa classe politica che dà la fiducia al “governo tecnico” che con le sue manovre economiche sta portando alla miseria le classi sociali meno abbienti, la stessa classe politica che vive in un “mondo loro” ricco di privilegi, inimmaginabili per il cittadino qualunque. È un odio quelli dei cittadini contro la casta che li spinge a votare M5S, una rabbia verso una politica fallimentare, un rancore forte verso un futuro incerto.
Grillo è simpatico per alcuni, ma è detestato da altri perché greve e volgare. Una cosa però è certa. Grillo oggi fa discutere. Fa discutere la “presa” di Parma nelle ultime elezioni comunali della città emiliana, fa discutere soprattutto il 18,2% alle ultime elezioni regionali in Sicilia. Un dato importante, che non può lasciare indifferenti, specialmente in un territorio del sud, dove sappiamo come vengono smistati i voti, dove gli scambi di voti ne fanno da padrone. Ecco perché il 18,2% della Sicilia, in ambito nazionale verrà largamente superato. 

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