Fonte: Francesco Cirillo
UNA NUOVA UDIENZA
FISSATA IN UN TEMPO LUNGHISSIMO PER DISCUTERE DEL TENTATIVO DA PARTE
DELLA DIFESA DI SPOSTARE IL PROCESSO A VICENZA COSA CHE VORREBBE DIRE
L'AFFOSSAMENTO DEFINITIVO DEL PROCESSO. IL PROSSIMO OTTO GIUGNO SI
PARLERA' ANCHE DELLE PARTI CIVILI UN ALTRO TENTATIVO DI SVUOTARE IL
PROCESSO NON SOLO DI TANTE PARTI OFFESE MA ANCHE DELLE ASSOCIAZIONI,
SINDACATI E ISTITUZIONI CHE SI SONO POSTE ALL'INTERNO DEL PROCESSO. NOI
CI SAREMO SEMPRE.
Lo abbiamo scritto nei nostri precedenti
comunicati e non ci stancheremo di ripeterlo mai: quanta gente deve
morire perchè la loro vita venga presa in considerazione? Non bastano
oltre cento morti ed ammalati di tumore? A Paola nel processo Marlane
evidentemente questi numeri non bastano. Il gioco sporco del rinvio deve
finire e deve finire per un minimo di coscienza verso chi è morto e
verso ancora chi combatte il tumore.
E sono tanti gli ammalati di tumore che in silenzio continuano , sostenuti solo dalle famiglie, a combattere il male contratto nella fabbrica dei veleni. Di fronte all’opinione pubblica nazionale che piano piano sta scoprendo questo orrendo delitto, il processo deve iniziare, deve candelarizzarsi, dando la possibilità ai familiari ed agli ammalati di dire cosa davvero succedeva in quella fabbrica. La smettano i 13 imputati a rincorrere la prescrizione ed abbiano il coraggio delle proprie azioni. Siamo in una democrazia ed hanno mezzi e soldi per potersi difendere fino in fondo, lo facciano con onore, senza scappare di fronte al nemico come vigliacchi. Lo diciamo anche a chi giudica a tutti i livelli. Che si risveglino le coscienze, per le sofferenze di intere famiglie abbandonate dallo Stato e dalle istituzioni, per chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro, per i sopravvissuti che ancora soffrono per le malattie contratte in quella fabbrica diventata un campo di concentramento . L'8 GIUGNO PROSSIMO non vogliamo assistere ad un nuovo rinvio, per questo saremo in massa davanti al tribunale dalle ore 9 per dimostrare attenzione , sorveglianza, preoccupazione,solidarietà e non vorremmo assistere al solito ed estenuante teatrino che gli avvocati difensori dei kapò della Marlane, l’avv.Perugini in testa a nome dei Ghedini, Giarda, D’Ascola, Lucibello, Germanà Tascona dello studio Pisapia, l’onorevole PDL Paolo Sisto, tirano fuori ad ogni udienza. La giustizia in Italia non sempre funziona così, lo dimostrano le recenti sentenze sulla Tyssenkrupp e sull’amianto e crediamo che anche la sentenza Marlane possa cavalcare la stessa onda, rompendo il concetto che chi è forte vince e chi è debole paga.
E sono tanti gli ammalati di tumore che in silenzio continuano , sostenuti solo dalle famiglie, a combattere il male contratto nella fabbrica dei veleni. Di fronte all’opinione pubblica nazionale che piano piano sta scoprendo questo orrendo delitto, il processo deve iniziare, deve candelarizzarsi, dando la possibilità ai familiari ed agli ammalati di dire cosa davvero succedeva in quella fabbrica. La smettano i 13 imputati a rincorrere la prescrizione ed abbiano il coraggio delle proprie azioni. Siamo in una democrazia ed hanno mezzi e soldi per potersi difendere fino in fondo, lo facciano con onore, senza scappare di fronte al nemico come vigliacchi. Lo diciamo anche a chi giudica a tutti i livelli. Che si risveglino le coscienze, per le sofferenze di intere famiglie abbandonate dallo Stato e dalle istituzioni, per chi ha sacrificato la propria vita per il lavoro, per i sopravvissuti che ancora soffrono per le malattie contratte in quella fabbrica diventata un campo di concentramento . L'8 GIUGNO PROSSIMO non vogliamo assistere ad un nuovo rinvio, per questo saremo in massa davanti al tribunale dalle ore 9 per dimostrare attenzione , sorveglianza, preoccupazione,solidarietà e non vorremmo assistere al solito ed estenuante teatrino che gli avvocati difensori dei kapò della Marlane, l’avv.Perugini in testa a nome dei Ghedini, Giarda, D’Ascola, Lucibello, Germanà Tascona dello studio Pisapia, l’onorevole PDL Paolo Sisto, tirano fuori ad ogni udienza. La giustizia in Italia non sempre funziona così, lo dimostrano le recenti sentenze sulla Tyssenkrupp e sull’amianto e crediamo che anche la sentenza Marlane possa cavalcare la stessa onda, rompendo il concetto che chi è forte vince e chi è debole paga.
STIANO TRANQUILLI I
PADRONI ED I LORO DIFENSORI ,STIA TRANQUILLO IL CONTE MARZOTTO PROTETTO
DALLA CONFINDUSTRIA E DAI POTERI FORTI , NOI CI SAREMO LO STESSO, CON LE
NOSTRE LENZUOLA BIANCHE SIMBOLO DEGLI AMMALATI DI TUMORE DOVE E’
SCRITTA TUTTA LA NOSTRA RABBIA PER QUESTO PROCESSO CHE NON VUOLE
CELEBRARSI.
1 commento:
a mio parere metterei la famiglia Marzotto ,i suoi legali e tutti i giudici che si sono occupati ( non occupati se vogliamo dirla tutta)di questa tragedia , si parla di morti o meglio dire di persone ammazzate , dove tutti sapevano e nascondevano il pericolo, facevano persino togliere le etichette dai bidoni per depistare il tutto. Assassini Assassini siete degli assassini,vi metterei a inalare le sostanze tossiche .
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